Vittima di Orbiting? Come capovolgerlo a tuo vantaggio.

Oggi ti parlerò di un’altra delle piaghe che, insieme al ghosting, affligge le relazioni contemporanee: l’orbiting.

Magari ti stavi frequentando con una persona conosciuta in un’app di dating. Vi siete scambiati messaggi, avete parlato al telefono… e alla fine, avete combinato un appuntamento. Oppure, hai avuto una relazione molto intensa, che però per vari motivi è finita. Ma il tuo cuore è ancora legato al suo.

In ogni caso, è successo quanto speravi non accadesse: la persona scompare nel nulla.

Niente più messaggi, niente più telefonate, nessuna risposta ai tuoi tentativi di contatto.

Ecco, l’ennesimo caso di ghosting”.

Stavi pensando questo, vero?

Poi hai notato una cosa insolita: questa persona visualizza le tue stories sui social, mette like e reazioni ai tuoi post su Facebook, e a volte commenta pure!

Ed ecco che comincia nella tua testa quel vortice pazzesco di domande e dubbi.

Perché guarda le mie stories? Perché ha messo like alla mia foto? Gli interesso ancora?”

A differenza del ghosting, dove chi lo attua diventa un vero e proprio fantasma e non dà alcun segno di vita, nell’orbiting la persona interrompe le comunicazioni dirette ma continua a farti avvertire la sua presenza.

In parole povere, si comporta come un pianeta che, appunto, orbita attorno a te senza però mai entrare in diretta collisione.

Perché si fa orbiting?

Come accade nel ghosting, anche le vittime di orbiting incappano in una situazione emozionale molto spiacevole. Il comportamento ambiguo degli ‘orbiters’ può dare luogo a false speranze in chi lo subisce, interpretando i segnali orbitanti come un interesse che potrebbe non esserci.

Inoltre, come essere umani razionali e abituati a dare senso a tutto, un comportamento così ambiguo fa insorgere nella vittima molti dubbi e perplessità, generando frustrazione e incertezza.

Ma perché si fa orbiting?


Anzitutto, dipende dalle personalità di chi lo compie. Spesso si tratta di una strategia passivo-aggressiva attuata dai manipolatori narcisisti, che hanno bisogno di sentirsi forti e tenere sotto controllo la relazione.

In altri casi invece, si ha a che fare solo con persone indecise e insicure, che non sanno cosa vogliono. E soprattutto, non sanno cosa cercano nelle relazioni. E per questo allora l’orbiting è un modo per prendere tempo, tenendo a distanza l’altro senza però sbarrare la porta: in caso di ripensamento, hanno la possibilità di riaprire la loro e tornare a bussare alla tua.

Comunque, una cosa è certa: l’orbiting è una strategia per evitare di lasciarsi coinvolgere a fondo in una relazione, mantenendo una distanza di sicurezza senza tagliare del tutto i ponti.

Come reagire all’orbiting: 2 strategie molto efficaci

Se anche tu hai incontrato qualcuno che ti sta ‘orbitando’ da tempo e non sai come comportarti, ti dico: esiste il modo di sfruttare la situazione a tuo vantaggio.

Molte persone (psicologi e mental coach) consigliano di bloccare l’orbiter, o semplicemente di ignorarlo e lasciarlo fare come se niente fosse.

In realtà, trovo questi metodi inutili.

Con il blocco fai capire alla persona che il suo atteggiamento ti ferisce. E se si tratta di un manipolatore, allora ha raggiunto il suo scopo di destabilizzarti. Se invece è qualcuno di indeciso, vede il blocco come un rifiuto definitivo e non si fa più avanti.

Ignorare? Difficile, se non impossibile, quando hai ancora il cuore in tempesta e un like è come un tuono assordante!

Invece ti consiglio di provare due tattiche a cui molti non pensano. Così non solo puoi definire la questione e, se necessario, scrivere la parola fine, ma anche avere la possibilità di riconquistare la persona che ti piace.

1. Cerca di capire se si tratta di orbiting

Uno dei problemi causati spesso dalle tecnologie di comunicazione è il fraintendimento. A volte si interpretano nel modo errato gli atteggiamenti degli altri utenti che, in realtà, non avevano nessuna delle intenzioni da noi attribuite.

Anche l’orbiting può rientrare in queste situazioni.

Allora, come fai a capire in quale situazione ti trovi?

È più semplice di quello che pensi: guarda come si muove la persona nel contesto.

Per esempio, hai notato che guarda sempre le tue stories sui social? Tieni presente che molte persone le scorrono senza fermarsi a guardarle. Nonostante questo, Facebook e Instagram li inseriscono nella lista degli osservatori delle stories. Ma questo non vuol dire che si siano fermati a vederla.


Se le tue stories vengono viste, prova a fare questa checklist:

  • Manda mai delle reazioni?
  • Mette like ai post sui social?
  • Commenta o aggiunge emoticons ai miei stati Facebook?


In caso negativo, è probabile che la persona in questione passi sopra le tue stories senza mai soffermarsi a guardarle. In certi casi, alcuni utenti non sono nemmeno consapevoli di essere tracciati dai social.

Molte persone si sono rivolte a me per superare il problema. Indagando più a fondo, è venuto fuori come il/la ‘carnefice’ fosse qualcuno poco ferrato in fatto di social: alcuni di loro pensavano di dover scorrere per forza tutte le stories dei loro contatti prima di fermarsi a vedere le immagini a cui erano interessati sul serio.

Per questo, cerca di affrontare la questione senza perdere lucidità.

Puoi comunque fare una mossa decisiva per avere la prova del nove.

Posta delle stories in cui fai video dove interagisci con il pubblico. Fai delle domande su un determinato argomento, o lancia un sondaggio dove inviti gli altri a dire la loro.

Se l’orbiter non dà segni di vita, vuol dire che non ha alcun interesse a interagire con te, e le sue apparizioni sono fortuite. In questo modo, puoi ridimensionare la questione smettendo di dargli un peso che non ha. Ne guadagni in serenità, credimi!

Se invece reagisce e manda qualche segnale di vita, hai la prova che il tipo o la tipa sta orbitando attorno alla tua vita.
Per altri suggerimenti su come organizzare le tue stories in questa situazione, ti consiglio la visione del video.

2. Usa la lista ‘Restrizioni’ dei social

Orbiting

Quando hai la certezza che qualcuno ti sta orbitando, puoi ricorrere a una strategia molto efficace: inserire la persona in una lista speciale chiamata “Restrizioni”.

Non si tratta di un blocco.

Con la lista restrizioni invece mantieni l’amicizia con l’altro impedendo però che veda i tuoi post o le tue stories.

Questo ha dei risvolti devastanti per chi pratica l’orbiting, perché non è consapevole di essere nella black list. Per questo, quando si accorge di non avere più tue notizie sui social, inizia a porsi domande e a farsi venire dubbi.

In altre parole, con questa strategia puoi capovolgere a tuo favore la situazione, mettendo l’orbiter in quello stato di ansia e destabilizzazione in cui aveva messo te.

A questo punto, possono succedere due cose:

  1. Il tuo ex partner o aspirante tale non si fa vivo e scompare dalla tua vita.
  2. Torna a contattarti tramite un messaggio o una telefonata per avere tue notizie.

Qualsiasi delle due opzioni prenda, la persona è costretta a mettere la parola fine al gioco perverso dell’orbiting.

Nel caso sparisca dalla tua vita, dimostra di essere un manipolatore con cui è meglio non avere più nulla a che fare. O se è un/una ex, che la storia è chiusa per sempre.

 Nel caso invece si faccia vivo, forse hai di fronte qualcuno di indeciso e timoroso, ma che dimostra di nutrire ancora interesse per te. In questo caso, hai una nuova carta da giocarti per lanciarti alla riconquista.

Se non sai come fare puoi seguire il corso gratuito o anche contattarmi. E sarò felice di aiutarti nella tua opera!

Ricomincia dall’Amore 🙂
Domenico Iapello (Love Coach)

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Domenico Iapello
Domenico Iapello

Domenico Iapello è Love & Life Coach (PNL Practitioner) e aiuta uomini che vivono la fine di una relazione, a ritrovare i canali della comunicazione, delle emozioni e dell'attrazione mentale per riconquistare se stessi e la persona amata. È creatore del metodo "Ricomincio dall'Amore". Con i suoi corsi e libri best seller è l’autore più letto e seguito in Italia aiutando ad oggi oltre 19.000 coppie a realizzare il sogno di tornare insieme. È stato intervistato da Vanity Fair, Style, Ansa, Donna moderna, ZankYou ed è presente in altri 6 stati, oltre l'Italia.